martedì 26 aprile 2011

accattonaggio a Treviglio: lettera aperta al Sindaco

Signor Sindaco,
Nelle ultime settimane, come molti altri Trevigliesi, ho notato la comparsa, nella nostra Città, di numerose persone dedite all’accattonaggio. Un fenomeno nuovo per la nostra Comunità, che mi è parso abbia raggiunto il culmine la mattina del sabato Santo. Non solo ai semafori, infatti, erano presenti persone che chiedevano l’obolo, ma anche sotto i portici e nella piazza centrale.
Naturalmente le difficoltà economiche non mancano in questo periodo, ma l’idea che ne ho tratto, passeggiando per il Centro, è che i questuanti fossero stati "portati" nella nostra Città, che, in altre parole, essi (sventurati) siano gestiti da qualche organizzazione dedita al loro sfruttamento. Si tratta, come detto, di una mia impressione, tuttavia è difficile immaginare che il fenomeno sia completamente spontaneo.
Essendo conclusi i lavori del Consiglio Comunale, nell’imminenza delle prossime elezioni, non è possibile affrontare la questione nell'Assemblea cittadina; per questo le chiedo, signor Sindaco, sia come capogruppo Pdl in Consiglio, sia come cittadino, di svolgere le necessarie verifiche sul fenomeno. Lo sfruttamento dell’altrui stato di bisogno, che si traduce nel mantenere la vittima in stato di soggezione, inducendola all'accattonaggio, è una condotta odiosa, punita dall’art.600 c.p. E' quindi,  senz’altro possibile assumere le informazioni necessaria per capire cosa accade a Treviglio. Al di là di ogni altra considerazione, non vogliamo che Treviglio diventi mèta di accattonaggio “organizzato”,
 che  potrebbe essere il primo passo per aprire le porte della Città alla criminalità organizzata. Signor Sindaco, garantiamo sicurezza alla nostra Comunità, iniziando anche da queste piccole cose.
Avv. Gianluca Pignatelli
Consigliere Comunale
Capogruppo Pdl

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